«Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare.»
La Stampa
«Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell’evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati.»
Le Monde
Le storie raccontate da Luis Sepúlveda sono un insieme di emozioni diverse, ma non discordanti. Infatti, che critichi la politica americana in lotta contro l'«asse del male», o parli del disastro ecologico provocato da una petroliera sulle coste galiziane, o racconti la gioia tutta personale del primo ciak, Sepúlveda è sempre coerente con la propria appassionata visione del mondo. Un filo rosso attraversa gli scritti di Una sporca storia: l'indignazione nei confronti dei crimini impuniti, di chi fomenta la violenza, dell'intolleranza. E all'indignazione espressa in toni aspri e accesi risponde, quasi in un personalissimo controcanto, il piacere di ricordare persone amate e amiche, del raccontare in sé: un bizzarro incontro di boxe, la triste vicenda di un cane abbandonato, il ritratto di un vecchio pescatore amico di Hemingway, la fulminea biografia di Francisco Coloane e il divertente episodio condiviso con l'amico «Manolo» Vázquez Montalbán. Facendosi testimone di uno dei periodi più tumultuosi della storia recente, Sepúlveda non solo dà prova della sua inalterata passione politica, civile e umana, ma lascia anche riaffiorare la sua vocazione di narratore, di chi giovanissimo ha scorto e riconosciuto «il più infinito degli orizzonti: quello della creatività letteraria».